Esistenzialismi spiccioli

Periodo di cambiamenti. Periodo di nuove speranze. Potrebbe essere un post un po’ meno coglione questo, ma non sapendo dove andrò a parare non vi prometto niente.

Sono una ventenne di provincia in piena crisi esistenziale, ad un passo (spero) dalla laurea, dopo cui riesco solo a vedere il vuoto. Un po’ ci spero che il mondo finisca questo dicembre, così mi risparmierei la cosa che odio fare di più al mondo: scegliere.

Segliere sta diventando sempre più fottutamente difficile, perché sono adulta ormai e qualsiasi scelta io faccia so che porterà la mia vita completamente da un’altra parte.

Scegliere mi dà la nausea, le vertigini, l’ansia. Il problema non è mai percorrere la strada, ma imboccare quella giusta. Ed è più difficile quando vuoi riuscirci da sola, un po’ per soddisfazione personale e un po’ perché sai che gli altri non capirebbero. Sono totalmente divisa fra l’euforia di poter fare quello che voglio di me stessa e la vertigine di sbagliare.

Non so scegliere, so solo che io vado sempre verso le cose che mi fanno stare bene: è la mia filosofia di vita. Qui non sto più tanto bene, nonostante sia riuscita a coltivarmi il mio piccolo orticello di felicità anche in questo sobborgo del mondo. Quindi spero di scegliere quello che più mi farà stare bene, più a lungo possibile.

Alla fine di questo anno è tutto buio pesto, vedo solo una gran voglia e una paura tremenda di andare via.

La verità è che voglio farcela da sola, ma non voglio essere da sola quando tutto cambierà.

1 commento
  1. Sai cosa? La scelta è sempre un imprevisto. Hai due o più possibilità, le pesi tutte, e poi ne abbracci una; quella che consideri la migliore per te. Giusta o sbagliata, te ne accorgi solo dopo. Ma è stata la tua scelta. Pensa che, senza quel passo, il tuo prima e il tuo dopo, non sarebbe e non sarà mai esistito.

Lascia un commento